Genere: maschile Pianeta: Sole Elemento: Fuoco Poteri: salute, protezione, forza, divinazione d'amore, felicità.
E' una pianta erbacea che può diventare alta fino a 80 centimetri e ha
fiori di un bel colore giallo dorato con petali disposti a stella e
riuniti in spighe alla fine dei rami. Fiorisce in tutta Italia, tranne
che in alta montagna. Cresce in luoghi caldi con una buona esposizione
al sole, nei prati incolti, lungo le strade di campagna. E' un piccolo
arbusto dall'odore balsamico che fiorisce da giugno ad agosto.
Secondo la tradizione, l'iperico si raccoglie il giorno di San Giovanni (24 giugno) Questo perché anticamente, chi si trovava per la strada nella notte
della vigilia, quando le streghe si recavano a frotte verso il luogo
del convegno annuale, se ne proteggevano infilandoselo sotto la camicia
insieme con altre erbe, dall'aglio all'artemisia alla ruta. Il suo
stretto legame con il santo sarebbe testimoniato dai petali che,
strofinati tra le dita, le macchiano di rosso perché contengono un succo
detto per il suo colore "sangue di San Giovanni".
Ippocrate e Dioscoride sostenevano che il suo nome significava "al di
sopra", ossia più forte delle apparizioni dell'oltretomba e del mondo
infero. Per questo motivo era soprannominato anche scacciadiavoli. A
lungo si è creduto che quest'erba potesse scacciare i demoni dal corpo
degli indemoniati, e quindi è stata usata in molti cerimoniali di
esorcismo.
Molti contadini ne tenevano alcune piantine vicino alla casa, ne
appendevano mazzi nelle stalle per scongiurare le fatture contro il
bestiame e ne mettevano sotto al materassino della culla dei neonati per
proteggerli dal malocchio.
Molti ne appendevano dei rametti sulle pareti e le finestre di casa come amuleto protettivo e portafortuna.
Il medico Durante, vissuto nel 1600, scriveva dell'iperico: "Assicuravano essere tanto in odio ai diavoli che abbruciandone o facendone fomenti nelle case, essi subito se ne partivano."
Quest'erba dunque ha il potere di far fuggire non solamente le entità
negative, ma anche gli incubi e gli spettri. Il motivo forse sta
nell'odore molto simile a quello dell'incenso che questo fiore sprigiona
quando viene bruciato.
Se portato addosso allontana le influenze negative, se piantato davanti a
casa protegge da tutti coloro che ci vogliono male, dall'invidia e dal
malocchio.
Guariva i morsi dei serpenti, ma figurava anche fra i rimedi consigliati contro gli attacchi di epilessia e le bruciature.
Messo in un vaso e appeso vicino alla finestra l'iperico protegge la
casa dai fulmini, dal fuoco e dagli spiriti del male. Questa credenza
deriva dal fatto che coloro che nell'antichità danzavano intorno al
fuoco la notte di San Giovanni si cingevano il capo con corone di
iperico. Una volta spenti i fuochi, le gettavano sui tetti delle case
per preservarle dal fulmine. Proprietà:
Antisettico, astringente, cicatrizzante, diuretico, sedativo, vermifugo,
vulnerario. A uso interno, l'estratto degli apici fioriti è antivirale,
astringente e sedativo e calma il sistema nervoso nei casi di
depressione. L'infuso di fiori è indicato nell'incontinenza urinaria.
A uso esterno, i fiori macerati in olio di oliva costituiscono un
efficace unguento per le scottature, le contusioni, le distorsioni, la
gotta, le piaghe, i reumatismi e le ferite. Si utilizza confezionando
delle garze imbevute di olio che vengono poste sulle parti malate,
fasciate e lasciate agire per qualche giorno. Usi magici
L'iperico detto anche scacciadiavoli è una pianta magica molto potente usata nei rituali di
purificazione e protezione : va bene sia nelle fumigazioni sia nei bagni, come
profumo, tisana,oleolito per ungere candele e talismani,infuso lustrale per pulire pavimenti e superfici.
Se indossato, allontana le febbri e i raffreddori, rende i soldati
invincibili e attira l'amore. Se raccolto il 21 giugno o di venerdì cura
le malattie mentali e la malinconia.
Essiccato sui fuochi di San Giovanni e appeso vicino alla finestra
allontana da casa i fantasmi, i negromanti e tutte le persone che
agiscono con malvagità; viene bruciato per eliminare gli spiriti e i
demoni. Qualsiasi parte dell'iperico sotto il cuscino di una donna
nubile le farà apparire in sogno il futuro marito. Si usa per scoprire
la presenza di maghi; un tempo lo si metteva sotto la lingua di una
strega per costringerla a confessare. |